Oggi anche le casalinghe in cerca di liquidità hanno la possibilità di accedere a forme di finanziamento loro dedicate. Fino a poco tempo fa questo forma di prestito non veniva sempre erogata. Solo negli ultimi anni le banche e gli istituiti specializzati hanno manifestato una certa apertura nei confronti delle casalinghe. I cambiamenti profondi subiti dai mercati finanziari e i mutamenti della nostra società hanno spostato l’attenzione delle banche su questa categoria di lavoratrici.
Il prestito per casalinghe è uno di quei prestiti atipici più richiesti negli ultimi anni. Rientra nelle forme di “finanziamento nuove” dedicate esclusivamente al mondo femminile. Le destinatarie di questi strumenti finanziari sono, infatti, tutte quelle donne che non hanno un reddito fisso poichè si occupano della cura della casa. Altresì possono accedere a questa forma di finanziamento quelle donne che hanno un contratto di lavoro part time.
Questo peculiare strumento finanziario fa parte della categoria dei “prestiti personali non finalizzati” in cui l’ammontare della somma richiesta non è molto alto. Inoltre la richiesta di finanziamento per casalinghe non deve essere giustificata alla banca o all’istituto di credito.
Come anticipato, la cifra erogata è molto bassa: si parla di un massimo di 3.000 euro. La ragione è molto chiara: le casalinghe non hanno nessun contratto di lavoro e, dunque, la banca o l’istutito di credito che eroga il finanziamento non gode delle stesse garanzie operanti nel caso di prestito erogato a dipendenti.
Di solito la casalinga che chiede di poter accedere a questo tipo di finanziamento lo fa perchè ha bisogno di una somma di denaro non molto elevata per acquistare elettrodomestici oppure per sostenere spese per la famiglia oppure perchè ha bisogno di acquistare accessori per l’arredamento.
Ma come funziona il prestito per casalinghe e come si ottiene?
Innanzitutto è necessario avere un’ottima storia creditizia ovvero non aver subito protesti e non essere “cattivi pagatori”. Se la casalinga, nel passato, ha già ottenuto prestiti, dovrà dimostrare di essere stata sempre puntuale nei pagamenti. Uno degli elementi più interessanti e particolari del prestito per casalinghe è un piano di ammortamento molto più fluido e meno rigido rispetto ai finanziamenti tradizionali. Esso infatti, non supera i 24 mesi.
Peculiare è la carta di credito (carta revolving) che può essere consegnata alla casalinga che abbia chiesto di accedere ad un finanziamento per un importo fino a 1.500 euro. Questa carta di credito permette di effettuare tutti gli acquisti necessari: il capitale, in questo caso, non viene detratto dalla carta alla fine del mese. Una volta terminato il denaro erogato con il finanziamento, la casalinga dovrà saldare l’intero importo tramite pagamento di rate mensili precedentemente stabilite in accorso con l’istituto di credito che ha erogato la somma e consegnato la carta revolving.
Spesso, però, i finanziamenti per casalinghe ottenuti tramite carta revolving finiscono per essere troppo onerosi. In casi simili, prima di sottoscrivere qualsivoglia contratto, è consigliabile valutare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) che offre un’indicazione precisa dell’effettivo costo del finanziamento.
Il prestito per casalinghe, inoltre, può essere di due tipi:
– con garante: quando la donna che richiede il finanziamento è disoccupata, avrà bisogno di un garante. Quest’ultimo (spesso un genitore, un parente, il marito oppure un figlio) dovrà essere affidabile dal punto di vista economico poichè sarà obbligato – insieme alla casalinga – al pagamento del capitale;
– senza garante: se la donna lavora con contratto part time ed ha, quindi, un lavoro, non avrà bisogno di alcuna garanzia.
Oltre alla carta revolving, la casalinga potrà ottenere un finanziamento per avviare una impresa o una start-up. In questo caso, allora, esso verrà concesso per realizzare un’attività e non per acquistare beni. Sono fondi erogati per esercitare un’attività commerciale ottenuti tramite il prestito a fondo perduto. La banca o l’istituto specializzato, erogherà una somma di denaro che dovrà essere restituita solo in parte.
E’ possibile richiedere questa peculiare tipologia di prestito attraverso i bandi regionali che, periodicamente, vengono pubblicati.
Abbiamo puntualizzato che i prestiti per casalinghe coinvolgono somme di entità molto bassa. In un caso particolare, però, la donna potrà ottenere in prestito somme più elevate. E’ possibile che la casalinga, pur non avendo reddito, sia proprietaria di un immobile. Solo in questo caso la banca potrà decidere di erogare una somma di denaro più elevata perchè avrà l’immobile a garanzia del prestito. E’ evidente che il garante esterno non sarà più necessario: questa figura verrà sostituita da un mutuo ipotecario.