I finanziamenti per protestati appartengono ad una categoria di prestiti molto particolare. Essi, infatti, sono destinati in maniera specifica a quei soggetti protestati che non hanno onorato tutti i propri impegni finanziari e sono risultati inadempienti. E’ molto più difficile, per un soggetto protestato, rivolgersi ad una banca o ad altro istituto di credito per ottenere un un finanziamento. I prestiti concessi ai protestati, infatti, rappresentano un alto rischio per gli enti creditizi.
Finanziamenti protestati: a chi si rivolgono
Come abbiamo appena puntualizzato, questi prestiti si riferiscono ai soggetti protestati ovvero coloro che, a seguito dell’accertamento effettuato dalla banca, sono risultati morosi e ritardatari nel pagamento dei finanziamenti stessi. Quando il richiedente non paga la rata mensile di un prestito, il suo nominativo viene iscritto dalla Camera di Commercio nel Registro Informatico dei protesti: in questo modo il debitore viene dichiarato “protestato” ed il suo nome rimane nel registro per cinque anni.
Il protestato, comunque, trascorso un anno dal protesto, può chiedere di essere riabilitato. Per ottenere la riabilitazione dovrà presentare domanda al dirigente responsabile dell’ufficio protesti della Camera di Commercio o al Tribunale. Dovrà allegare alla domanda tutta una serie di documenti che provino ed attestino l’avvenuto pagamento dell’importo protestato.
Le conseguenze dell’iscrizione nel Registro dei protesti sono chiare: il protestato avrà più difficoltà ad ottenere, in futuro, finanziamenti.
In ogni caso, non sarà impossibile – nemmeno per i soggetti protestati – ottenere un prestito grazie alla categoria dei finanziamenti protestati.
Finanziamenti protestati: la differenza tra “protestati” e “cattivi pagatori”
Spesso tendiamo a confondere queste due categorie di soggetti. Essi, invece, sono profondamente diversi tra loro. In particolare, i cattivi pagatori sono quei soggetti che, nel loro passato, hanno semplicemente ritardato il pagamento di una o più rate di un prestito. In seguito a questo ritardo, il loro nome è stato segnalato al Crif, società specializzata in sistemi di informazioni creditizie (SIC).
Per esser segnalati al CRIF, è necessario che il primo ritardo del pagamento si sia prolungato per più di due mesi consecutivi. Prima dell’iscrizione, il CRIF invia al debitore una comunicazione per avvisarlo che se non effettuerà il pagamento entro 15 giorni, il suo nome verrà iscritto nel Registro.
Nel caso in cui il debitore ritardi ancora una volta nel pagamento, la segnalazione al CRIF verrà effettuata anche se la rata non viene pagata per un solo mese.Resta fermo l’obbligo, per il CRIF, di inviare comunicazione al debitore.
Le informazioni vengono conservate nel Registro del CRIF per 12, 24 o 36 mesi: un periodo che varia a seconda del ritardo e del numero di rate non pagate. Trascorso questo periodo, le informazioni vengono cancellate in maniera automatica.
Finanziamenti protestati: le tipologie di credito
Esistono tre modalità per i soggetti protestati di richiedere ed ottenere un prestito. Vediamole insieme:
– Cessione del quinto: è la più comune forma di finanziamento utilizzata per i protestati. Essa prevede che il rimborso delle rate mensili sia effettuata direttamente mediante decurtazione dell’importo dalla busta paga. Attraverso la cessione del quinto, il rischio che il richiedente sia insolvente ed inadempiente, si riduce di molto. Le banche o gli altri istituti di credito potranno non utilizzare i rigidi parametri usati per stabilire se accettare o meno la richiesta di un finanziamento;
– Proprietà personali come garanzie: in alcuni specifici casi, la banca o altro istituto di credito, potrà chiedere al cliente di prestare – come garanzia – alcune proprietà personali. La decisione, comunque, è sempre demandata all’istituto di credito che non è mai obbligato ad erogare un finanziamento ai protestati;
– Prestiti con garante: è il Garante, in questo caso, che si impegna e si obbliga a restituire il capitale finanziato nel caso in cui il richiedente fosse impossibilitato. Si tratta, come avrete intuito, di una forma di garanzia abbastanza difficile da realizzare data la notevole responsabilità che viene posta a carico del Garante.
Finanziamenti per protestati: come ottenerli
Abbiamo ampiamente visto come sia difficile (ma non impossibile) per un soggetto protestato, ottenere un prestito. Questa difficoltà, comunque, si “ammorbidisce” nel caso in cui la persona protestata sia lavoratore dipendente. In tal caso sarà molto pià facile ottenere un finanziamento. La banca troverà maggiore rassicurazione per il pagamento della rata poichè il prestito potrà essere erogato con la modalità del “quinto dello stipendio”.
Se, al contrario, il protestato è un lavoratore autonomo, la banca potrà evadere la richiesta di finanziamento proponendo il prestito con cambiali: in questi casi, comunque, potrà essere richiesta una ulteriore garanzia come un’ipoteca di primo grado su un immobile di proprietà, la firma di un garante oppure la garanzia del tfr.