Se avete ottenuto un finanziamento, è ovviamente auspicabile che avete preventivamente fatto tutti i calcoli necessari per ripagarlo nell’arco di tempo concordato. Prevenire è sempre meglio che curare, diceva una vecchia pubblicità.
Per evitare in via preliminare inconvenienti, è opportuno verificare sempre che la rata di rimborso sia stata versata anche se avete scelto l’addebito diretto sul conto corrente, perché potrebbero esserci pagamenti non andati a buon fine per motivi indipendenti dal debitore, ma che in ogni caso vi faranno ricadere nelle stesse conseguenze di chi non ha pagato.
In ogni caso, se per sopravvenute difficoltà non dovreste riuscire a pagare momentaneamente la rata di un finanziamento, cosa succederebbe?
La prima conseguenza, quella più “indolore”, è l’incremento degli interessi che generano dei costi maggiorati della rata (c.d. “mora”). In seguito, un rischio importante è quello di essere segnalati al CRIF (Centrale rischi finanziari) come cattivo pagatore. Questa è una conseguenza rilevante perché potrebbe impedirvi di poter accedere ad ulteriori prestiti per diverso tempo. La “lista nera” dei debitori non paganti, infatti, può essere consultata da qualunque istituto creditizio ed è anzi una prassi che ogni istituto di credito esegue prima di concedere un prestito ad un cliente.
In ultima analisi, se il ritardo di pagamento diventa eccessivamente dilazionato nel tempo, il creditore può decidere in qualsiasi momento di risolvere in modo unilaterale il contratto, agendo per vie legali e chiedendo la restituzione forzosa di quanto dovuto, comprensivamente delle spese sostenute per farlo.
Se anche il ritardo si dovesse trasformare in un mancato pagamento, la segnalazione al Crif non potrà in ogni caso essere superiore ai 36 mesi, questo vuol dire che trascorsi tre anni potrete comunque chiedere dei finanziamenti senza temere per la segnalazione precedente.
Se un ritardo di massimo due rate viene sanato, si rimane nella lista dei cattivi pagatori per 12 mesi, mentre ritardi dalle tre rate in su, anche se vengono sanati fanno restare il soggetto nella lista dei cattivi pagatori per 24 mesi. 12, 24, 36 mesi si intendono partire dal momento dell’avvenuto saldo o dalla scadenza o risoluzione del contratto.
È bene tenere in considerazione che, a seconda della data mensile in cui ogni istituto di credito invia le proprie segnalazioni al Crif, può capitare di essere segnalati come cattivi pagatori anche se il ritardo del pagamento è di un solo giorno! Se, ad esempio, avete la scadenza di una rata il 15 del mese e l’istituto di credito invia le segnalazioni al CRIF ogni 16 del mese, potreste ritrovarvi segnalati anche per un solo giorno di ritardo.
Al contrario, potete essere più fortunati se la rata scadesse il 16 con invio delle segnalazioni il 16, in questo caso la segnalazione partirebbe solo dopo trenta giorni.
Ecco perché vi potreste ritrovare segnalati anche con un ritardo di pochi giorni. Quindi: un finanziamento non è come la bolletta della luce! Se siete sfortunati, il ritardo anche di un solo giorno può avere conseguenze importanti. Per questo è opportuno essere puntuali e verificare costantemente che il versamento sia stato effettuato nel caso di pagamento RID.
Come fare evitare le segnalazione crif